Descrizione
Gli orecchini Blob, ultimi nati della collezione che utilizza i polimeri quali materiali costitutivi, si sono rivelati “porte per l’astrazione”; si tratta di piccole gettate di materiale che può essere più fluido e piatto o contenere frammenti solidi e di maggior rilievo che si sono cristallizzati prima del totale disfacimento nella fusione del materiale plastico. Possono contenere pietre dure, perle, cristalli, ma questa famiglia di gioielli si contraddistingue per l’assenza di elementi figurativi. Non sono identici il destro e il sinistro, proprio perché la procedura di realizzazione è in fieri e avviene assecondando la trasformazione durante la fusione, quasi un fenomeno naturale. C’è comunque una dose di simmetria in quanto la designer sceglie quantità di materiale in maniera bilanciata. Gli orecchini indossati attirano l’attenzione delle persone che guardano e che cominciano a confrontare i due orecchini, destro e sinistro, uguali, no non uguali, simili, cercando disperatamente una forma conosciuta… la raffigurazione di qualcosa che non c’è: qui la materia coincide con il significato.