
Brief info
La ricerca artistica di Pina Inferrera spazia dall’osservazione della natura all’ambiente alterato.
Ha sperimentato varie possibilità espressive: video, installazioni, disegno, scultura e fotografia. Adoperando scarti industriali ha realizzato opere site-specific dalle dimensioni imponenti capaci di ridisegnare lo spazio con l’intento di stimolare una riflessione sull’importanza del riciclo dei materiali.
Ha usato materiali innovativi fin dagli anni ‘80 dando priorità all’indagine della materia in tutte le sue applicazioni per esaltarne le peculiarità.
Ha inteso l’Arte come fusione delle diverse manifestazioni. Da qui scaturisce negli anni ‘90 la serie “Sculture da Indossare” immaginando una possibile contaminazione fra Arte e Moda che di fatto è stata realizzata in varie sfilate da Capucci a Versace ed altri…, fino ad oggi.
L’arte è recepita come elevata espressione della natura e del sé e non relegata all’interno della cornice di un quadro o di una scultura, ma mezzo per dialogare con lo spazio, l’ambiente …, e tutto ciò che ci circonda, fino all’oggetto del quotidiano: ogni cosa può essere portatrice dell’impronta dell’arte. I vasi greci, i sarcofagi etruschi, le piramidi egizie, i gioielli aztechi, ancora oggi suscitano fascino e meraviglia, a dimostrare che se c’è la potenza del pensiero, dello spirituale nell’immagine, in qualunque forma venga applicata, viene sempre fruita in tutta la sua forza, quindi è Arte e il suo messaggio diventa senza tempo.
Spesso predilige la luce nelle sue applicazioni artistiche per spingere oltre la visione dello spazio con cui si relaziona e racchiude la poeticità delle immagini di ambienti naturali in scatole luminose, scrigni densi di spiritualità.